lunedì 8 luglio 2019

Laboratorio di Scrittura Poetica, seconda parte: su Modello, Onomatopea ...


Altre esercitazioni partendo da un modello:

LA DANZA DELLA PIOGGIA

Sui campi e sulle strade
rumorosa e irruente
volteggiando, la pioggia, cade

Danza la gocci azzurra
nell'ampio ciel scherzosa
poi sul terren si posa,
stanca.

In mille pozzanghere
sui tetti e sui prati,
sui cippi e sui giardini
dorme.

Tutto d'intorno è triste
In una pioggia
profonda come l'onda
Assiste.
              (Giulia)



LA MELA

Una mela croccantina
ho mangiato stamattina
la mamma l’ha lavata
asciugata e sbucciata
e senza neanche esitare
ho cominciato a mangiare

Era buona e profumata
che con gusto l’ho pappata!!!
Che sia rossa, verde o gialla
che assomigli o no a una palla
È dolce e deliziosa
senza neanche dire: “COSA?”

Dopo pranzo, a colazione,
in qualsiasi occasione
me l’ha mangiato in un sol boccone.
Sempre e in ogni stagione,
non può mancare ogni giorno
senza pasta o tonno attorno
                         (Cristina)




LA DANZA DEL CINGHIALE

Nelle foreste e nel bosco 
Rumoroso e paffutello 
Come avesse un mantello
Fosco.

Con due grandi zanne
Su fiori e foglie secche
Sarà anche pieno di zecche
Venne.

Tutto d’intorno è vuoto
Ci sono case in lontananza
C’è la luce d’una stanza
Noto.

Danza il cucciolo storto
Nel buio bosco di cotante piata
Poi sull’albero si schianta
Morto
(Francesco F.)



Infine una descrizione onomatopeica di una mattina a scuola

MATTINATA SCOLASTICA

Drinnn,
trambusto rumori, si entra in classe,
cartelle per terra, tonf, bla bla bla, tonf
Shhhhhh, tutto tace sono entrate le professoresse,
tutto in ordine, si comincia,
clic, toc, clic, toc!
dopo tre lunghe ore brontola la pancia,
drinnnnn,
merenda, di nuovo trambusto,
crunch, mmm, bla bla bla!
Ancora in classe presto,
e ora… si riparte…
per alcuni è bello per altri è tosto,
ma quando stai per arrenderti…
drinnnn, tonf, tic,
rumori, urla, un’aria fantastica…
questa è La MATTINATA SCOLASTICA!!!
                                    (Rebecca)



UNA MATTINA A SCUOLA

Una mattina a scuola
arrivo in ritardo e saluto con hola
i miei compagni sono già in classe
ed io entro piano per non far scricchiolare l’asse
cric, cric, cric, criiic
mi hanno scoperta, la prof si gira
e con mia sorpresa non mi sgrida
colpevoli le mie scarpe
con rumorosi tacchi, che assomigliano ad arpe
suonano tac, tac, tac.
                              (Elisa)


POESIA CON PAROLE ONOMATOPEICHE

TRIIIN!
Trambusto, trotterellando in classe!
La campanella è già suonata,
la lezione è cominciata.
Fra sguardi e sbadigli
prima ora senza impigli,
ora arriva la seconda, cambio d'ora in baraonda.
La prof varca la soglia,
e già tutti abbaglia.
In mano tiene e stringe
ferma come la sfinge
le verifiche corrette,
penna rossa e crocette.
-Sedetevi ragazzini-
ci guarda come assassini.
Intanto aspetta in piedi,
aspetta che ti siedi.
Poi avanza, abbastanza,
sia con noi la speranza.
La verifica è consegnata,
l'abbiamo scampata.
- Nessun insufficiente,
bravi bambini,
vedete, con lo studio
si fan bei compitini!.-
Ed ecco un'altra ora,
avanza la terza
e come un'ambulanza
la campanella, arroganza.
E via l'intervallo
fuori come a un ballo.
E via le merende,
la classe crea faccende.
-E dammi un morso -
inizia il discorso.
- Dammelo un pezzetto -
e dona con affetto.
E di nuovo:
TRIIIIN!
Trotterellando, trambusto in classe
E altre due ore,
si alza il timore.
Lezione di Geografia,
e sale l'agonia.
Oggi c'è il test, quello sul west.
Nessuno fiata
 S H H H
solitudine fatata.
Ed ecco che la verifica è finita,
la quinta ora.
Riparte la vita.
E la quinta vola via
in una gran follia.
E la scuola è terminata,
un'uscita disordinata
E la scuola tanto odiata
alle spalle  se ne è andata.
Torneremo domattina
più assonnati di prima
                  (Erika)